Siamo in guerra: crollano i prezzi degli hotel!
Crolla il turismo: il quadro tecnico delle tariffe online e delle chiusure delle principali mete italiane
Il momento più temuto dagli albergatori italiani è arrivato. Da Milano a Roma, passando per Venezia, Bologna e Firenze, crollano i prezzi degli hotel, che raggiungono i minimi storici.
Uno scenario agghiacciante quello del post COVID-19, che di certo non fa ben sperare per i mesi successivi. Inoltre, il quadro generale si aggrava considerando le numerose strutture che hanno deciso di rimanere chiuse, sicuramente in ottica di una previsione occupazionale non sufficiente alla copertura dei costi.
Sulla scia degli ultimi eventi, abbiamo condotto un’indagine per monitorare le tariffe attive sul mercato tramite sondaggio diretto con gli hotel, inoltre abbiamo approfondito il tema della strategia prezzi, chiedendo il parere di alcuni esperti del settore.
Prezzi shock!
Crollanno i prezzi degli hotel in tutta Italia ed è subito tariffa shock!
Confrontando i periodi dei mesi di Giugno e Settembre, solitamente simili a livello di tasso occupazionale, a Bologna registriamo un calo delle tariffe che va dal 50% al 72%.
In pieno centro, l’hotel 5 stelle Mitodea, una lussuosa residenza d’epoca, parte di un gruppo di 4 hotel di Bologna, permette di soggiornare a €72,00, contro i €160,00 del periodo di settembre, come da sito internet.
Sempre a Bologna all’Hotel Rossini, parte del gruppo Mc Hotels Collection, questo week-end sarà possibile dormire per €88,48 contro i €117,60 del secondo fine settimana di settembre.
Il prezzo più basso che abbiamo registrato su Bologna, quello di un 4 stelle del centro, ‘Il Convento dei fiori di seta’, aperto a €33,00 sul sito per la data del 23 maggio, contro i €96,00 del secondo week-end di settembre. Una differenza quasi del 60%.
Anche a Milano il crollo dei prezzi degli alberghi si fa sentire, parliamo di una percentuale tra il 40% e il 68%.
Uno degli hotel del gruppo spagnolo NH presenti su Milano, Palazzo Moscova, 4 stelle, vende a €120,00 per il periodo attuale, mentre nelle date di Settembre le tariffe arrivano a toccare i €200,00. Il fratello del gruppo, l’hotel NH president 5 stelle, porta il prezzo di Giugno a €150,00, contro il €228,00 di settembre.
Il più basso registrato è di un 3 stelle nella zona più periferica, l’Hotel Kristall, che offre una notte di soggiorno a €60,00.
Tra Venezia e Mestre i dati della nostra indagine riportano un calo tra il 33% e il 59%. Un dato interessante ed esplicativo della situazione che stiamo vivendo proviene dall’hotel Delfino, quattro stelle, fratello dell’hotel Ambasciatori di Venezia.
Come è possibile verificare dal sito internet, vende per il restante mese di maggio e i mesi successivi del 2020 alla tariffa di €50,00 in room only (solo camera, senza colazione), applicando la strategia del prezzo più basso con il minimo servizio garantito.
Mentre il Foscari Palace rimane aperto al prezzo di €158,00, contro la tariffa a €238,00 di settembre.
La capitale subisce un crollo tra il 42% e il 65%, tenendo sempre in considerazione due periodi analoghi per flussi di occupazione, giugno e settembre.
A Roma, la storica location dell’Ambasciatori Palace, un hotel 5 stelle di Via Veneto, permette di soggiornare nel mese di giugno a €269,00, con una ripresa su settembre, in cui il prezzo passa a €359,00 per una camera base. Tariffe veramente basse per questo storico 5 Stelle lusso.
Nella zona del Pantheon, l’hotel Albergo del Senato offre di acquistare travel bond per €50,00.
Nella zona ghetto ebraico, l’elegante boutique hotel Monte Cenci vende a €137,00 invece che €269,00.
In pieno centro, nell’hotel Delle Nazioni è possibile soggiornare in camera standard al costo di €83,00 circa, contro i €127,00 del periodo analogo di settembre.
Strategia prezzi: opinioni a confronto
Per effettuare un’analisi più accurata della situazione attuale abbiamo rivolto alcune domande a degli esperti di sales e revenue management.
Abbiamo chiesto alla dottoressa Roberta Callarà, direttore commerciale dell’Hotel Savoy in Via Veneto a Roma, quale sarebbe la strategia prezzi da adottare per il 2020. In risposta al nostro quesito la responsabile commerciale risponde che ‘la migliore strategia è non averne’, stando, ovviamente, alla situazione odierna profondamente incerta.
Aggiunge la dottoressa Callarà ‘certo quella di abbassare i prezzi non è, ad oggi, quella più giusta da adottare’. ‘Noi, all’ Hotel Savoy, abbiamo deciso di inserire solo per i mesi di luglio e agosto dei benefits in più che possano rendere più appetibili le tariffe’.
Per quanto riguarda il 2021?
‘Noi personalmente non abbiamo aumentato i prezzi, abbiamo già contattato i nostri operatori per avvisare della decisione presa.’
Quali previsioni ha per il turismo di gruppo?
‘Le prenotazioni dei gruppi sono letteralmente crollate, noi lavoriamo molto con i croceristi e i gruppi del 2020 sono tutti annullati, dipenderà molto anche dalle compagnie aeree, ma per adesso le prospettive sono preoccupanti.’
Secondo lei quale turista vedremo tornare prima in Italia?
‘Per la tiplogia di clienti che frequentano solitamente il nostro albergo, sicuramente gli inglesi.’
Abbiamo rivolto le stesse domande al sales e revenue manager degli hotel Torre Guelfa e Palazzo dal Borgo di Firenze, Andrea Fabbiano, il quale concorda con il pensiero della Callarà per quanto riguarda il deprezzamento.
‘Abbassare le tariffe per settembre e ottobre è un’arma letale’ afferma, ‘anche per il 2021 continuerei con la stessa strategia, con un occhio allo storico del 2019’. C’è da mantenere una tariffa di resistenza tra gennaio e febbraio, valutando poi marzo. Ma eviterei di aumentare del 30% le tariffe. Il fatturato perso lo recuperi in 3-5 anni sui costi di intermediazione, ad esempio dismettendo le promozioni Genius.’
Sul turismo di gruppo afferma ‘qui a Firenze i gruppi sono cancellati fino a Settembre 2020. Se le norme rimangono queste, non credo ci sarà una ripresa a breve’.
‘All’inizio si pensava che il turista asiatico sarebbe stato il primo a tornare dopo il covid-19’, dice Andrea Fabbiano sulla tipologia di turista che vedremo tornare prima in Italia. ‘Sicuramente l’italiano sarà il primo per l’idea di turismo domestico, tutto dipenderà dalla riapertura dei voli’.
In tema dei 5 consigli sulle strategie di marketing per gli hotel, articolo pubblicato ieri, abbiamo chiesto a Roberta Callara quali saranno le migliori per l’anno 2020?
‘Quella one-to-one è di certo la strategia migliore. Mandare mail a tutti, instaurare un rapporto che sembri il più possibile privilegiato. Ovviamente le strategie di marketing dipendono molto dal budget a disposizione.’
Temporaneamente chiuso
Crolla il turismo!
Se, da una parte, il tema della strategia dei prezzi tocca gli animi di una grande fetta degli operatori turistici, dall’altra il dato più scioccante è senz’altro il numero di hotel che temporaneamente rimarranno chiusi.
Durante l’indagine condotta dal nostro team di market research, abbiamo potuto constatare un’elevata percentuale di chiusure. A Venezia tre hotel su cinque risultano attualmente chiusi.
Tra i più noti l’hotel Carlton di Venezia che, come comunicatoci dal management, resterà chiuso sicuramente fino a giugno con un grande forse sui mesi successivi. Con loro anche il Messner Palace e l’hotel Rialto.
A Milano il Barcelò Milan, parte del gruppo spagnolo Barcelo hotels & resorts, non riaprirà fino a settembre.
A Roma la catena Raeli Hotels, la quale possiede 8 alberghi nel pieno centro in zona termini, è chiusa a data da destinarsi.
A Bologna la catena prima menzionata, la mc hotels collection, ha aperto solo due hotel su quattro.
Uno scenario decisamente preoccupante, ma significativo dell’attuale periodo storico.
Altri dati preoccupanti sul crollo dei prezzi degli alberghi dovuti al coronavirus arrivano dalla Cerved Know, un’azienda che si occupa di imprese, credito e data innovation, la quale fa una previsione dei fatturati delle imprese operanti nel settore turismo su tre diversi scenari.
Analizzano lo scenario base con la diffusione del Covid-19, uno scenario con coronavirus pessimistico, il tutto confrontato con i dati stimati per il 2020 nel 2019, ovvero in assenza di shock sul mercato.