Il passaporto vaccinale come via per la ripresa
È necessario che venga rilasciato un passaporto vaccinale standard valido per tutti per rafforzare la ripresa del turismo internazionale
Attualmente è in fase di sperimentazione il CommonPass, iniziativa di Commons Project in collaborazione con il World Economic Forum.
Sono in corso gli studi sui passaporti vaccinali atti ad assicurare viaggi internazionali in sicurezza.
Tuttavia, permane una mancanza di collaborazione per la gestione del passaporto vaccinale che non farà che provocare ulteriori ritardi nella ripresa dei viaggi internazionali. Questo è quanto asserisce GlobalData, azienda leader nella produzione di dati e analisi.
Dare forma ad un sistema riconosciuto a livello internazionale come standard mondiale per tutte le destinazioni potrebbe rappresentare una garanzia per i viaggiatori di raggiungere la loro meta nel modo più facile e agevole possibile, e questa è una variabile fondamentale per consentire la ripresa della domanda del turismo internazionale.
Con tutti i certificati e pass che sono in fase di studio, se vengono resi disponibili tutti, ne deriverà un’ulteriore confusione tra i viaggiatori, e questa è l’ultima cosa di cui abbiamo bisogno. Il passaporto digitale vaccinale dovrebbe essere visto come un’opportunità, più che come una competizione.
Johanna Bonhill-Smith, analista di viaggi e turismo di GlobalData, afferma:
I requisiti di quarantena e le restrizioni di viaggio sono i due principali motivi deterrenti del turismo internazionale secondo il sondaggio di GlobalData. C’è il rischio che i viaggiatori siano confusi dalla documentazione necessaria per mettersi in viaggio e dai protocolli da rispettare quando arrivano alla destinazione desiderata.
Una semplice app che possa informare i viaggiatori in merito ai criteri di ingresso specifici per una determinata destinazione, congiuntamente al vaccino o il tampone negativo, contribuirà a rimuovere confusione e dubbi e ad assicurare un’esperienza di viaggio perfetta e senza preoccupazioni.
Attualmente è in studio il CommonPass, iniziativa del Commons Project in collaborazione con il World Economic Forum.
La IATA ha lanciato anche il Travel Pass , che si avvale degli standard mondiali in materia di passaporto vaccinale e del sistema interno per accertare che i passeggeri soddisfino i requisiti sanitari e quelli relativi al visto.
Anche la Commissione Europea sta “ancora” discutendo il lancio di un certificato verde digitale che consentirà ai cittadini, vaccinati e non, di viaggiare negli altri Stati membri senza essere costretti ad osservare il periodo di quarantena all’arrivo.
Bonhill-Smith (GlobalData) aggiunge:
In definitiva, si tratta di un’opportunità per il settore di mostrare un fronte unito nell’obiettivo della ripresa. Il Covid-19 è la più grande sfida che il turismo abbia mai affrontato a livello mondiale e le compagnie aeree sono state colpite in modo particolarmente brusco.
Le organizzazioni internazionali e i governi dovrebbero collaborare per garantire un rilancio del turismo internazionale quanto prima possibile.
Nel corso del 2020, gli enti leader del turismo mondiale esortavano i governi, le organizzazioni, le compagnie aeree, gli hotel e gli agenti di viaggio di tutto il settore ad unirsi, collaborare e mostrarsi resilienti per garantire la ripresa del turismo internazionale in sicurezza.Il fatto che ci siano entità distinte che agiscono in modo individuale e, a quanto pare, senza comunicare, potrebbe determinare un ritardo nella ripresa del turismo internazionale. Prospettiva scoraggiante per ogni realtà che vive di turismo.
*Dati presi dal sondaggio Live Tracker Verdict Poll di GlobalData taken from GlobalData (online dal 17/11/2020) al quale hanno risposto 1.263 partecipanti.