Arrivano i cinesi: ma siamo preparati?
Secondo una recente indagine portata avanti da Hotel.com (uno dei principali siti web di prenotazione) emerge che il numero di viaggiatori cinesi, che hanno scelto destinazioni internazionali, è aumentato del 22% nel 2011 (rispetto al 2010) gli esperti del settore prevedono che i numeri sono destinati a crescere, si sbilanciano affermando che la Cina è sulla giusta strada per per superare addirittura un mercato come quello USA.
Va da se come l’ascesa di questo nuovo e ricchissimo mercato cambi le dinamiche di tutto il comportamento generale degli hotel, sarà facile per tutti gli hotel manager, intuire come aggiustare il tiro nei confronti di una nazione che solo nel 2011 ha contato circa 70 milioni di viaggiatori internazionali, sia sinonimo di una gestione proattiva.
Se vediamo colossi come la catena Marriott, adottare delle vere e proprie strategie atte ad intercettare l’intero flusso di viaggiatori provenienti dalla Cina, è ovvio come anche tutti i piccoli proprietari indipendenti debbano necessariamente ampliare i loro orizzonti.
Se a tutti questi numeri aggiungiamo il fatto che i Governi di molti paesi stanno avviando delle campagne marketing per accaparrarsi questa nuova frontiera di turisti, non si deve più perdere tempo, potrebbe essere già troppo tardi.
La prestigiosissima catena alberghiera Starwood Hotels e Resorts Worldwide ha addirittura ideato un assortimento di servizi dedicati agli ospiti orientali, come ad esempio: traduttori professionisti in sede, articoli di benvenuto in lingua, bollitori nelle stanze, menù in cinese con piatti tipici della cultura culinaria tradizionale, e molto altro ancora. Questo per sottolineare l’attenzione che questa catena sta prestando a questa nazione.
Studiare attentamente delle mosse che possano incrementare il numero di prenotazioni di un hotel da parte dei turisti cinesi potrebbe costituire una mossa vincente, individuarne preferenze anticiparne i gusti rappresenterà senza dubbio la spinta propulsiva per abbandonare velocemente questo periodo buio di crisi.
Ad esempio sarà molto utile sapere che il cinese medio è il cliente fidelizzato per eccellenza, se si trova bene in un posto sarà sempre ben predisposto nei confronti di quella struttura, quindi potenziare il proprio Customer Contact Center nei confronti degli ospiti cinesi, magari assumendo madrelingua, è sicuramente una strada da percorrere.
Gli albergatori dovranno capire che il turista proveniente da questa terra è un cliente particolarmente attento alla tecnologia (dotarsi di una pagina web del proprio sito interamente in lingua cinese è un idea che non va sottovalutata per sviluppare il mercato del turismo on line), fare degli abbonamenti con le varie tv satellitari cinesi, dotarsi di Front Desk in cui gli impegati parlino correttamente il Mandarino.
L’economia della Cina continua a crescere a ritmi vertiginosi, contribuendo alla formazione di una classe media di viaggiatori sempre più attenti e all’avanguardia per tutto quello che offre la rete, è quello a nostro avviso un’altro ambito di applicazione da sviluppare, vanno ideate delle strategie marketing online capaci di colpire questo nuovo target.
Insomma rivolgendosi a tutti gli hotel manager il nostro consiglio è quello di non lasciarsi cogliere in contropiede, rispondere repentinamente alla crescita di questo nuovo mercato potrebbe significare successi e guadagni inimmaginabili e allora forza e coraggio la Cina non è poi così lontana.
Fonte: http://press.hotels.com/en-gb/files/2012/07/Hotels.com-Chinese-International-Traveller-MapCITM.pdf