European Accessibility Act: cosa devono sapere gli albergatori entro giugno 2025
Il settore dell’ospitalità si prepara a una nuova importante sfida normativa: il 28 giugno 2025 entra pienamente in vigore l’European Accessibility Act (EAA), una direttiva dell’Unione Europea che impone requisiti di accessibilità per prodotti e servizi, digitali e fisici.
Gli hotel, sia indipendenti che in catena, dovranno assicurarsi che le loro piattaforme digitali e i dispositivi di servizio siano accessibili alle persone con disabilità, nel rispetto delle linee guida europee.
Cos’è l’EAA e cosa prevede
L’EAA è una direttiva che mira a migliorare l’accesso ai servizi per circa 87 milioni di europei con disabilità. Gli hotel rientrano tra i soggetti obbligati, in quanto offrono servizi digitali e fisici rivolti al pubblico.
Entro giugno 2025, gli hotel dovranno garantire che siano accessibili:
- Siti web e app mobili
- Totem per il check-in e terminali di pagamento
- Materiali informativi digitali e audiovisivi
- Servizi di prenotazione elettronica
Sono previste alcune esenzioni per le microimprese (meno di 10 dipendenti), ma la stragrande maggioranza delle strutture sarà tenuta alla conformità.
Come devono prepararsi gli hotel
Gli albergatori dovranno agire su più fronti per adeguarsi all’EAA:
- Accessibilità web e app
I siti e le app devono rispettare le Web Content Accessibility Guidelines (WCAG 2.1), garantendo che tutti i contenuti siano fruibili da utenti con disabilità visive, motorie o cognitive. È consigliato prevedere audit regolari e pubblicare una dichiarazione di accessibilità aggiornata. - Totem e terminali self-service
I dispositivi per check-in automatico o pagamento devono includere funzionalità accessibili: comandi alternativi, contrasto regolabile, feedback audio-visivo e usabilità senza necessità di parola o vista. - Spazi fisici e materiali non digitali
Sebbene il focus sia digitale, anche l’ambiente fisico deve essere accessibile. Segnaletica chiara, percorsi agibili, materiali stampati in formato leggibile o Braille fanno parte del pacchetto.
Conformità continua, non un intervento unico
L’adeguamento all’EAA non è un’attività una tantum. Richiede manutenzione regolare, aggiornamenti costanti dei contenuti e delle tecnologie, e una governance chiara. Per catene e gruppi alberghieri, si consiglia la nomina di un responsabile dell’accessibilità per uniformare le azioni nei vari asset.
Oltre la compliance: l’accessibilità come vantaggio competitivo
Adeguarsi all’EAA significa anche migliorare l’esperienza degli ospiti, attrarre una clientela più ampia e trasmettere un’immagine aziendale etica e moderna. L’invecchiamento della popolazione e la crescente domanda di viaggi accessibili rendono questo un investimento strategico.
Essere accessibili non è solo una questione legale, ma anche un segno distintivo di qualità e innovazione.
Fonte: Cendyn – The European Accessibility Act: What Hoteliers Need to Know