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Uber considera l’acquisto di Expedia: cosa significa per il settore alberghiero?

Recenti indiscrezioni del Financial Times hanno rivelato che Uber, il colosso della mobilità, starebbe valutando l’acquisizione di Expedia, una delle piattaforme di prenotazione viaggi più grandi al mondo. Sebbene la notizia abbia fatto salire del 4% le azioni di Expedia, gli analisti sono scettici riguardo all’impatto che una mossa del genere potrebbe avere su Uber e, di riflesso, sull’intero settore dei viaggi e delle prenotazioni alberghiere.

Un’acquisizione di portata storica

Con una capitalizzazione di mercato di circa 19,6 miliardi di dollari, l’acquisizione di Expedia rappresenterebbe la più grande operazione mai realizzata da Uber. Dara Khosrowshahi, attuale CEO di Uber ed ex amministratore delegato di Expedia, siede nel consiglio di amministrazione di Expedia, e questo potrebbe facilitare eventuali negoziati. Tuttavia, per ora non ci sono colloqui ufficiali in corso e la situazione rimane in fase esplorativa.

Preoccupazioni per il settore

Per i professionisti del settore alberghiero, una possibile fusione tra Uber ed Expedia potrebbe avere implicazioni significative. Gli analisti di Bernstein, in una nota, hanno espresso la preoccupazione che Uber si allontani troppo dal suo core business di mobilità e delivery, entrando in un settore – quello dei viaggi – che comporta complessità operative non trascurabili.

Expedia, che detiene marchi come Hotels.com e Vrbo, ha recentemente perso terreno rispetto a concorrenti come Airbnb e Booking.com. Per Uber, questo potrebbe comportare investimenti ingenti e un “rischio di distrazione” dalle sue attività principali, il che potrebbe incidere negativamente anche sul focus dell’azienda nel lungo termine.

Cosa potrebbe cambiare per gli hotel

Un’acquisizione di questa portata potrebbe portare a un riassetto del mercato delle prenotazioni alberghiere, un settore già molto competitivo. Se Uber decidesse di investire pesantemente in Expedia, potrebbe portare nuove tecnologie e integrazioni tra mobilità e prenotazioni di viaggio. Questo potrebbe essere un vantaggio per gli albergatori che utilizzano queste piattaforme, offrendo nuove possibilità di cross-selling e integrazioni tra trasporti e soggiorni.

Tuttavia, secondo gli analisti, il rischio è che Uber potrebbe non essere pronta a gestire la complessità dell’ecosistema di Expedia, che richiede infrastrutture di vendita e assistenza clienti specializzate, molto diverse dal core business di Uber. Inoltre, l’alto livello di competizione tra le OTA (Online Travel Agencies) rende l’operazione particolarmente rischiosa, sia per Uber che per gli albergatori che dipendono dalle piattaforme di prenotazione per la visibilità e la distribuzione.

Opportunità e incertezze

Se Uber riuscisse a completare l’acquisizione e a implementare con successo una strategia di integrazione, gli hotel potrebbero beneficiare di una maggiore sinergia tra mobilità e prenotazioni. Immaginate un cliente che, utilizzando l’app di Uber, possa prenotare contemporaneamente un taxi e un hotel, migliorando l’esperienza del viaggiatore.

D’altro canto, questa possibile acquisizione potrebbe anche portare a una maggiore pressione sui margini degli hotel, con Uber che potrebbe cercare di capitalizzare la propria espansione nel settore turistico imponendo condizioni più stringenti agli albergatori, come commissioni più elevate o una maggiore dipendenza dai suoi servizi.

Fonti:

  1. Bill Peters, Uber reportedly weighed buying Expedia. Analysts have reservations, Dow Jones Newswires, 17 ottobre 2024.
  2. Financial Times, Uber mulls purchase of Expedia, 16 ottobre 2024.

Paolo Mazzara

Paolo Mazzara è un albergatore, un appassionato viaggiatore e autore di blog. Brama di avventura e di terre selvagge. Giardiniere, lettore, subacqueo, arciere tradizionale, amante del vino e amante della buona cucina.