Traffico aereo: continua la tendenza al ribasso
La crisi da Coronavirus continua ad influenzare il traffico aereo dei passeggeri: nel mese di Aprile scorso si è registrato di fatto un calo dell’88,7% rispetto a Febbraio 2019. La IATA (International Air Transport Association, ndr) purtroppo non ha rilevato alcuna ripresa della domanda a febbraio.
In un comunicato diffuso mercoledì, è stato annunciato che il traffico aereo dei passeggeri è diminuito a Maggio 2021 in rapporto ai livelli pre-Covid (febbraio 2019) e rispetto al mese precedente dell’anno scorso (gennaio 2020).
Poiché i confronti tra i risultati mensili delle annate 2021 e 2020 sono distorti a causa dell’impatto senza precedenti che il Covid-19 ha avuto sul settore, salvo indicazione contraria, detti confronti sono in rapporto al 2019, che ha seguito un modello di “domanda regolare”, riferisce la IATA nel report.
A febbraio 2021, la domanda di viaggi aerei (rapportata ai passeggeri-chilometri paganti o al numero di passeggeri trasportati per ogni chilometro volato), è calata del 74,7% rispetto a febbraio 2019. Questo calo è peggiore del 72,2% registrato a Maggio 2021 confrontato allo stesso periodo due anni fa (gennaio 2019).
Il traffico internazionale di passeggeri, a febbraio, era dell’88,7% inferiore di quello registrato a febbraio 2019, un calo ancora più marcato dell’85,7% registrato a Maggio 2021 rispetto a Maggio 2019. È anche il dato più basso da luglio 2020. Le performance di tutte le regioni sono peggiorate rispetto a Aprile 2021, indica la IATA.
Il traffico delle compagnie aeree nordamericane a febbraio è sceso dell’83,1% in rapporto allo stesso periodo del 2019, un peggioramento importante rispetto al calo del 79,2% osservato a Aprile 2021 nello stesso periodo. La capienza è calata del 63,9% e il fattore di carico in termini di passeggeri ha subìto una diminuzione di 41,9 punti percentuali attestandosi dunque al 36,7%.
“Il mese di Aprile non ha mostrato alcun segno di ripresa della domanda per il trasporto aereo internazionale”, ha asserito Willie Walsh, nuovo direttore generale IATA.
“Di fatto, la maggior parte degli indicatori andavano nella direzione negativa quando si sono inasprite le restrizioni di viaggio in virtù dei timori perduranti generati dalle mutazioni del Covid. Un’eccezione importante si è registrata nel mercato domestico dell’Australia. L’alleggerimento delle restrizioni nei voli domestici ha determinato un considerevole aumento dei viaggi. Questo è un indice del fatto che la gente non ha perso il desiderio di viaggiare. Prenderemo l’aereo a condizione che lo si possa fare senza dover osservare la quarantena.”