La maggior parte delle persone vuole viaggiare
Secondo un nuovo sondaggio condotto tra febbraio e marzo, la maggior parte delle persone vogliono viaggiare in altre nazioni e lo faranno non appena riapriranno i confini.
Nel sondaggio, condotto da SchengenVisaInfo.com, si chiedeva agli 8.205 intervistati di tutto il mondo, sotto i 45 anni, in che modo la pandemia ha avuto un impatto sul desiderio di viaggiare. Uno sconvolgente 95% degli intervistati prenderebbero in considerazione di effettuare viaggi internazionali una volta che le restrizioni saranno abolite; l’87% desiderano fortemente viaggiare in altre nazioni in questo momento.
Il motivo principale per cui gli intervistati sarebbero disposti a viaggiare potrebbe sorprendere: di fatto, non è per motivi di svago, ma bensì per visitare parenti e amici al di fuori dei rispettivi Paesi. Circa 3/4 vorrebbero andare a trovare amici e parenti qualora i confini riaprissero quest’anno.
Coloro che sono stati colpiti maggiormente dal divieto di viaggio internazionale sono soprattutto coniugi che vivono in Paesi differenti. Il 71% dei partecipanti sono d’accordo nel ritenere che le coppie che vivono in Paesi differenti, molte delle quali si sono trovate costrette a vivere un anno separati, sono state maggiormente colpite dalla chiusura delle frontiere.
Oltre la metà dei partecipanti ritengono che viaggiare, nonostante la diffusione del Covid-19 in tutto il mondo e delle relative mutazioni, non è poi così rischioso. In questo momento, Stati Uniti, Brasile, India, Francia, Russia, Regno Unito, Italia, Turchia, Spagna e Germania sono in cima alla lista dei Paesi con il maggior numero di contagi in quella che l’OMS definisce terza ondata mondiale, inducendo dunque i governi a tenere chiuse le frontiere e a mantenere le restrizioni in vigore.
Il 62% degli intervistati credono che effettuare il tampone all’arrivo dovrebbe essere il miglior modo per prevenire la diffusione del virus a livello internazionale, mentre la seconda risposta più frequente si configura in una procedura tra primo tampone, quarantena e secondo tampone.
Mentre molti ritengono che sottoporsi al tampone è una parte fondamentale nella lotta contro la diffusione del coronavirus, secondo il 41% la vaccinazione contro il Covid-19 dovrebbe essere resa obbligatoria per i viaggi internazionali, a dimostrazione del fatto che ci sono divergenze nel modo di pensare di ognuno, ma questi modi di pensare diversi si distribuiscono in modo equo.
Quest’anno, le speranze per il turismo sono complessivamente basse: solamente il 29% credono di riuscire a viaggiare in altre nazioni quest’anno, mentre il 37% sono convinti che sarà impossibile viaggiare al di fuori del proprio Paese.