Allarme turismo: hotel al collasso e occupazione sotto il 20%
Incubo per gli hotel italiani. Da Venezia a Napoli occupazione ai minimi storici.
Sulla scia della nostra ultima indagine di mercato circa il crollo dei prezzi negli hotel, abbiamo condotto un nuovo sondaggio telefonico tra gli hotel più qualificati d’Italia per raccogliere dati circa lo stato occupazionale attuale e le previsioni su luglio ed agosto. E’ allarme turismo in Italia!
Su un campione di 500 hotel in 5 diverse città, il nostro Research Team ha riscontrato che l’occupazione degli hotel italiani è ai minimi storici.
Il che sembra confermare, per ora, la lenta ripresa del settore turismo in Italia e dell’economia più in generale.
Da Venezia a Napoli, l’occupazione stenta a toccare il 20% con casi eccezionali, che dichiarano un’occupazione al di sopra del 40%, anche grazie alla riapertura del 3 giugno, da poco passato.
Il dato più significativo riguarda la chiusura dei top hotel delle varie città, tutti 4 o 5 stelle, che fa molto pensare e riflettere sulle difficoltà che le varie tipologie di strutture hanno per la riapertura post Covid-19.
Venezia
A Venezia, il 70% degli hotel è ancora chiuso e, tranne alcune eccezioni, l’occupazione dei pochi aperti è ferma al 20%.
Tra le strutture chiuse troviamo l’Hotel Carlton, il Messner Palace, il Belmond Hotel Cipriani, il St. Regis, il San Clemente Kempinski e tanti altri.
I dati occupazionali sono preoccupanti e confermano il trend di alcune indagini condotte sul mercato 2020, come quella di Cerved Know circa l’impatto economico del covid-19 sull’economia delle maggiori metropoli italiane.
Nell’indagine del team Cerved (vd immagine in basso) Torino e Venezia vincono il primato per i dati più allarmanti, non solo per il turismo, ma anche per altri settori, come quello delle automotive, soprattutto per Torino.
L’hotel Il Delfino dichiara uno stato occupazionale del 10% e la chiusura del fratello l’Hotel Ambasciatori. Oltre lui, il trend generale stenta a superare il 20%.
Eccezioni alla regola l’hotel quattro stelle Foscari Palace e il Luxury Venetian Rooms.
Entrambi confermano il dato occupazionale al 40%, specificando che un grande aiuto è arrivato con il ponte della festa del 2 giugno, appena passata.
Monitorando anche i prezzi notiamo che il Foscari Palace, quattro stelle, sta vendendo intorno ai €100,00 a notte, contro i €300,00 a cui sarebbe stato possibile soggiornare in condizione normale.
Anche il proprietario del Luxury Venetian Rooms, ci conferma un abbassamento sostanziale del prezzo tra i €60-€90 a notte, contro i €180-€200 soliti.
Circa le previsioni su luglio e agosto ritengono che possa esserci una ripresa dell’occupazione attuale, ma è ancora presto per avere dati previsionali concreti.
Milano
A Milano, tre hotel su cinque risultano ancora chiusi. A differenza di altre città, però sembra che alcuni di quelli più prestigiosi siano aperti. Vedi ad esempio Palazzo parigi, cinque stelle nel cuore della città.
Tra le strutture chiuse segnaliamo il Best Western Hotel Galles e l’Hotel Cavour, entrambi nella top 10 delle strutture su Milano di Tripadvisor.
I dati occupazionali confermano il trend negativo riscontrato con l’indagine su Venezia: il Front Desk Manager dell’Hotel Dei Cavalieri al Duomo di Milano conferma un 20% di venduto, segue il The Square, quattro stelle, con lo stesso dato.
Firenze
A Firenze, come a Venezia, le strutture ancora chiuse sono quasi il 70%. Tra questi i più conosicuti l’Hotel Savoy, cinque stelle, l’Hotel Brunelleschi, quattro stelle, e il Four Seasons, cinque stelle.
I dati occupazionali si accostano a quelli delle altre due città sopraccitate, confermando il 20% di occupazione.
A tal propsito, Andrea Fabbiano, sales e revenue manager degli hotels Torre Guelfa e Dal Borgo, ci conferma che “il mercato e i flussi sono ancora statici. Attualmente abbiamo deciso di tenere entrambi gli hotel chiusi per quanto riguarda giugno, mentre per luglio e agosto prevediamo una ripresa del 20%”.
Ci da anche un pò di speranza per i mesi di settembre e ottobre, per i quali prevede rispettivamente il 50% e il 60% di occupazione
L’hotel Portrait Firenze, cinque stelle, l’Hotel Executive e l’Hotel Brunelleschi entrambi quattro stelle, ci comunicano tutti lo stato occupazionale del 20%, confermando l’andamento generale.
Roma
Anche a Roma è allarme turismo!
Le chiusure toccano ancora il 50%, con una media di 5 hotel chiusi su 10.
Tra i migliori 5 stelle della capitale segnaliamo l’Hotel de Russie, l’Hotel Hassler, l’Hotel Eden Dorchester Collection, il Singer Palace, e molti altri.
Parliamo di alcuni dei migliori hotel di tutta la Città, che a fatica riescono ad aprire in assenza di prenotazioni.
Anche nella capitale, l’occupazione degli hotel è ai minimi storici.
L’Hotel Santa Maria, nella zona di Trastevere, dichiara un’occupazione del 10% e previsioni molto incerte per luglio e agosto. L’Albergo al Senato, che sorge di fronte al Pantheon, è occupato al 20%.
Delle camere vendute il 90% sono clienti italiani corporate.
Circa la situazione su luglio e agosto, anche loro si mostrano incerti, sottolineando che i clienti cercano di prenotare molto sotto data per non rischiare eventuali perdite di denaro qualora cancellassero.
Anche per l’Hotel Monte Cenci è allarme turismo, l’elegante boutique hotel nel cuore del ghetto ebraico romano, conferma il trend generale con un’occupazione al di sotto del 20%.
Napoli
A Napoli più del 50% degli hotel sono aperti, ma i dati delle room nights vendute non sfiorano il 20%, confermando l’andamento delle altre città, che al contrario di Napoli stanno vivendo comunque un periodo di bassa stagione.
Per Napoli, invece, giugno rappresenta un periodo dell’anno in cui la presenza dei turisti è molto elevata.
A fronte di questo, si capisce ancora meglio lo ‘shock’ economico subito.
Il Front Desk Manager dell’Hotel Romeo dichiara uno stato occupazionale superiore al 20%, spiegandoci che stanno lavorando molto con le vendite last minute di soggiorni di clienti italiani.
Inoltre, ci informano di essere gli unici a Napoli ad effettuare test immunocromatografico per clienti e dipendenti.
Il proprietario del Santa Chiara boutique hotel Napoli calcola il mese di giugno come ormai perso con dati occupazionali al di sotto del 20%.
Spera in un rialzo nel mese di luglio, ma dichiara una perdita dell’80% del fatturato rispetto al 2019.
‘Per il mese di agosto’, dice, ‘è da vedere, in quanto Napoli in questo mese vive di turisti che fanno base in città per gli spostamenti sulle isole circostanti o che si dirigono verso la costa Sorrentina’.