Indagine antitrust su Booking.com in Italia, Francia e Svezia
Nel mirino dell’antitrust Booking.com del gruppo Priceline, il sito di prenotazione alberghiere più importante al mondo, già nell’occhio del ciclone nelle indagini dell’Antitrust sulle Ota (Online Travel Agencies) qualche mese fa.
Le indagini si stanno svolgendo grazie ai garanti in Italia, Francia e Svezia sul tema della “parity rate” da sempre una clausola fortemente contestata dagli albergatori e dalle logiche contrattuali dei principali canali di prenotazione alberghiera, le OTA che ormai detengono il monopolio delle vendite delle camere in hotel.
Questa clausola, secondo i garanti, è portavoce di contratti dannosi per gli utenti e consumatori finale. Non verrebbe, infatti, tutelata la libera concorrenza ma anzi violata la normativa anti-trust a livello europeo: gli hotel se ricorressero ad altre agenzie di viaggio on line per la vendita delle camere dovrebbero farlo a tariffe uguali o più alte rispetto all’accordo con Booking.com.
Le autorità si impegnano a studiare il caso di Booking, come espresso dal Comunicato della Commissione europea, ma non si esclude che l’indagine venga estesa anche verso altre OTA.